Siempre pa' lante y nunca pa' tras

agli inizi(negli anni 80) era la disco music,le feste nei locali,le cassette per gli amici.......poi per anni solo ascolto,rock,disco,pop, arrivando fino al jazz...,passando dal jazz,al latin jazz e sette anni fa resto folgorato dal latino puro....il primo corso di salsa a Seregno presso il Blu caribe con Vittorio Filocca,il primo corso di musica dal maestro Rodolfo Guerra e dal famoso percussionista El Chato,poi al Playa Sirena di Lissone ora BLS con Alessandro Sebastiani,Eleonora Pagliano e Stefania(stefina) Zanellato,ho seguito stage con i più importanti ballerini Eddie Torres (il mio preferito),Agel Rodriguez,Supermario,Fernando Sosa,Chaka Brown....La mia passione per la musica,il ballo e la cultura latinoamericana,mi ha portato in questi anni a collaborare con i più importanti siti di riferimento della salsa in Italia,intervistando i più grandi artisti internazionali come Johnny Pacheco,Ismael Miranda,Tito Puente jr.,Tito Rodriguez jr.,Machito Jr. (i Big Palladium 3),Omara Portuondo,Tito Nieves,Los Van Van,Monchy e Alexandra...grazie agli amici e dj's Pino Valerio e Fabrizio Zoro,mi sono appassionato alla salsa classica,in particolare degli artisti venezuelani...il mio mito è Ray Perez.....da due anni faccio il dj e seleziono musica latinoamericana a 360° prediligendo la salsa classica e quella portoricana,il latin jazz e la musica contemporanea di qualità. La programmazione delle mie serate la fa il pubblico,con sette anni di ballo sulle spalle ho affinato il colpo d'occhio in pista....e ogni serata è diversa....salsa,bachata,bolero,cha cha cha,boogaloo... .....un saluto a tutti coloro che entreranno nel mio blog,a tutti gli amanti della salsa e a tutti coloro che anche solo per curiosità si avvicineranno attraverso questo sito al fantastico mondo latino....

Tutti i Venerdì al Le Le Bahia di Lissone (MI)

esattooooooo....dal mese di Aprile tutti i Venerdì potrete trovarmi in consolle nella sala 1 del le le bahia di lissone....la cattedrale della salsa!!!!
Ricordo che l'estivo inizierà il 30/5/2008 al Park Cafè di Biassono.....con l'animazione di Luca P e i suoi Bailaconmigo.....con possibilità di usare anche la piscina,attrezzata con doccie e spogliatoi.....di mangiare panini.....
per le info
www.lelebahia.com

Locali dove ho suonato..

Magic Fly (Roma)
Maison Musique (Rivoli-TO)
Le le bahia (Lissone-MI)
Park Cafè (Biassono-MI)
Don Chisciotte (Galliera-BO)
Orsa Maggiore (Lecco)
La bottega latina (Nova M.se-MI)
Aldobaraldo (Torino)
Festival Latino '07 (Assago-MI) c/o Churù Merù
Stand Latino Senigallia Agosto 2007
La casa de Alegria (Corsico-MI)

eventi in collaborazione con
Ass.Pueblo Blanco di Davide Ricciardi (Savona)
Escuela de Baile Buena Suerte Max e Lory (Treviso)
Mania Latina di Mirco e Marzena (Torino)
Official salsero di Marco Francesconi e Mary



venerdì 4 maggio 2007

La Musica dei Caraibi



La Musica Caraibica è l'insieme degli stili e delle tradizioni musicali delle isole del Mar dei Caraibi. La musica caraibica comprende la musica delle isole anglofone (le ex Indie Occidentali britanniche), ispaniche (principalmente Cuba, Puerto Rico e la Repubblica Dominicana) e francofone (principalmente Haiti, Martinica e Guadalupa). Rientra nella categoria anche la musica di paesi continentali come la Guyana, il Suriname e le regioni costiere del Messico, dell'America Centrale, della Columbia e del Venezuela. La musica caraibica spazia dai generi folk tradizionali come l'aguinaldo di Puerto Rico o il mento giamaicano, alle forme popolari tradizionali come la salsa e il reggae.
2) CARATTERISTICHE MUSICALI
È possibile stabilire alcune generalizzazioni in merito ai tratti comuni della musica caraibica, anche se le differenze al suo interno risultano essere nettamente marcate. Molte espressioni musicali della regione combinano caratteristiche di derivazione africana con elementi occidentali: una sintesi originale che, iniziata con la colonizzazione europea e l'importazione degli schiavi dall'Africa e attiva ancora oggi, dà vita a uno stile denominato creolo, o sincretico. L'influenza africana si manifesta nel carattere fortemente sincopato dei ritmi (con l'accentuazione dei tempi deboli), nelle formule vocali responsoriali (a chiamata e risposta) e nell'uso dell'ostinato (ripetizione insistita della stessa frase musicale), il tutto sostenuto armonicamente da semplici accordi.
3) STILI
La musica caraibica può essere suddivisa in tre categorie: folk, classica e commerciale. Gli stili folk, perlopiù di diretta derivazione africana, sono caratterizzati dalla predominanza delle percussioni e delle formule a chiamata e risposta. In questa categoria rientra la rumba cubana, la bomba portoricana e musiche associate a religioni afrocaraibiche come il vudù haitiano e la santería cubana. Altri generi di musica folk riflettono più da vicino l'eredità europea, come il jibaro portoricano e il punto cubano, che impiegano una forma strofica derivata dalla musica spagnola e usano chitarre o strumenti analoghi. Gli indocaraibici, discendenti da immigrati dall'India che costituiscono il gruppo etnico maggioritario di Trinidad e della Guyana, posseggono una ricca tradizione musicale autonoma, che comprende sia canti folk tradizionali sia stili pop moderni (il chutney).
Soprattutto a Cuba, grazie a musicisti di formazione accademica, si svilupparono nell'Ottocento forme di musica classica dalle accentuate caratteristiche locali. Gli stili principali di questa categoria sono la contraddanza (nota al di fuori dell'isola con il nome di habanera) e il danzón, uno stile di danza più leggero e più ritmico. All'inizio del Novecento, Cuba produsse diversi compositori classici di alto livello, come Ernesto Lecuona, Alejandro García Caturla e Amadeo Roldán.
Le forme musicali caraibiche più note sono le danze popolari moderne. Nei Caraibi ispanici i generi principali vengono da Cuba, e sono il son, il cha cha cha, il bolero e il mambo. Dalla metà degli anni Sessanta si è diffuso a livello internazionale il genere chiamato salsa: una versione aggiornata del son cubano e degli stili a esso collegato. Negli anni Settanta ha acquistato popolarità il merengue dominicano.
Lo stile caraibico forse più celebre internazionalmente è il reggae, emerso verso la fine degli anni Sessanta in Giamaica come reinterpretazione locale del rhythm and blues statunitense. La popolarità di questa musica è legata ai suoi ritmi contagiosi, alla ricchezza di spunti politici e sociali dei suoi testi e alle peculiari doti interpretative di cantanti come Bob Marley e Peter Tosh. Un'altra danza che ha raggiunto rinomanza internazionale grazie anche a un interprete come Harry Belafonte è il calypso, originario di Trinidad.
4) STORIA
La storia della musica caraibica ha inizio con i nativi che abitavano le isole prima dell'arrivo degli europei. I cronisti spagnoli descrivono alcune pratiche musicali delle popolazioni indigene, tra cui l'areito, cerimonia in cui i partecipanti cantavano e danzavano in cerchio attorno a una piccola orchestra di tamburi di legno, sonagli e altri strumenti a percussione. Già nel 1600, però, quasi tutte le popolazioni indigene dei Caraibi erano state sterminate, e con esse la loro musica e la loro cultura.
La musica caraibica dell'epoca successiva emerse, come si è detto, come un prodotto delle interazioni tra gli schiavi africani e i coloni europei. Si usa distinguere tra colonie da insediamento, come Cuba e Puerto Rico, e colonie da piantagione, come quelle delle Indie Occidentali britanniche. Le prime richiamarono grandi quantità di europei e produssero vive culture creole, tendendo a consentire la conservazione e la continuazione delle pratiche musicali africane. Nel XIX secolo la borghesia locale di queste colonie coltivava una viva cultura creola, con generi musicali come l'habanera e il danzón. Nelle colonie da piantagione britanniche la repressione culturale fu pesantissima, e il commercio degli schiavi terminò prima, così che le tradizioni neoafricane declinarono. Inoltre, in queste colonie non si sviluppò una musica creola borghese a causa dello scarso numero di residenti europei.
Nel Novecento, l'avvento dei mass media – soprattutto dischi e radio – stimolò la formazione degli stili musicali popolari da ballo, spesso a scapito della musica folk tradizionale. I nuovi stili si formarono sotto l'influenza della musica commerciale statunitense, combinandola con le tradizioni locali. Negli anni Sessanta le formazioni più ridotte e gli strumenti amplificati elettricamente presero il posto delle grandi orchestre, adottate dalle big band del jazz nei decenni precedenti. Dopo l'impegno sociale di uno stile come il reggae, le ultime tendenze della musica caraibica vedono l'affermarsi della più sentimentale e apolitica salsa romántica e del leggero e disimpegnato merengue, accanto a forme edulcorate di reggae da discoteca.

1 commento:

Anonimo ha detto...

caruccio che sei...